Sulle tracce della Tuscia Enduro – 2016
Un giro sulle PS della 6° Tuscia Enduro non si dimentica facilmente, lo spettacolo della faggeta ed i trail adrenalinici non lasciano un attimo di respiro a chi li percorre.
L’iniziativa
Domenica scorsa nella Faggeta di Soriano nel Cimino si è svolta la 6°edizione della Tuscia Enduro, terza tappa del circuito Appennino enduro trophy 2016 (AET) valevole anche per l’assegnazione del titolo di campione regionale e tappa Coppa Lazio Enduro. Quest’anno l’organizzazione di AET ha dato la possibilità ai non agonisti di percorrere le PS il giorno prima dello svolgimento della gara, sia per far conoscere le location, sia per far provare a tutti l’emozione di percorrere un giro “gara” enduro. Gli organizzatori della tappa, BiciDaMontagna.com Viterbo, nella persona di Salvatore Abela, hanno scelto BiciNatura per organizzare ed accompagnare i Bikers in questo giro pre-gara, aiutati in questa occasione dal grande maestro Danilo (Guapo) Bernardini, del team BiciDaMontagna.com, un bravissimo Biker e amico sempre disponibile.
La Faggeta
La Faggeta di Soriano nel Cimino è una delle location più rinomate del centro Italia, in particolare per il mondo enduro e vi si svolgono già diversi eventi, come la Gravity Race e la Gravity School ed ovviamente il circuito AET. Tutti i trails sono realizzati e gestiti dagli instancabili ragazzi del team Faggeta Gravity Park, sempre molto attenti ad adottare le soluzioni meno invasive e rispettose dell’ecosistema boschivo, anche perché la faggeta è un’area protetta. Ogni we loro accompagnano moltissimi bikers mettendo a disposizione un servizio di risalite meccanizzate ben organizzate.
Ad oggi i trails percorribili in faggeta sono i seguenti:
- Zeus – allmountain/enduro
- Albivio – allmountain/ enduro
- Scatenata – enduro
- Il Cionna – freeride/enduro
- Granpicchio 2.0 – enduro
- Tre archi – allmountain/enduro
- SSTT – dh
Il giro
L’iniziativa AET prevede che si percorra il medesimo giro della gara, e tra tutte le volte che abbiamo girato in faggeta, questo è stato senza dubbio il giro più bello e divertente fatto finora!
Anche chi ha scoperto il luogo partecipando all’evento è rimasto affascinato dalla location e si è divertito moltissimo, soprattutto in discesa, grazie alle belle soluzioni adottate dai trail builder curate nei minimi dettagli.
La salita in faggeta
Si parte da Soriano dal comodo parcheggio di Papacqua in via della stazione, adiacente al parco noto come “delle paperelle”, dove oltre a molti posti auto ombreggiati c’è un fornitissimo bar scelto anche come punto di ristoro a fine giro.
La partenza è subito in salita su asfalto, ma dopo poche centinaia di metri si abbandona l’asfalto per una comoda carrareccia con segnavia CAI, che dal paese di Soriano ci porta in faggeta. Questa salita, seppure con fondo compatto, in alcuni tratti è molto ripida mettendo alla prova i partecipanti, ma non dura molto ed in poco tempo ci ritroviamo ai piedi della faggeta. Da qui inizia un’altra salita su carrareccia, più lunga ma, superati i primi cento metri, risulta molto meno impegnativa e soprattutto permette di evitare un lungo tratto su asfalto.
Questa dura salita verrà percorsa una seconda volta nel trasferimento tra PS1 e PS2 ma la bellezza del paesaggio e le pendenze non troppo eccessive la fanno percorre senza problemi, tra una chiacchiera e l’altra.
Siamo finalmente in cima al parcheggio della faggeta e si respira aria di Gara; tante le macchine con portabici parcheggiate e tantissimi i bikers che si preparano per la discesa. Per raggiungere la PS1 (Albivio) dobbiamo però affrontare un’ultima salita, molto corta ma al tempo stesso emozionante. Siamo nel punto più alto e spettacolare della Faggeta, dove faggi imponenti e rocce gigantesche danno l’impressione di essere degli gnomi in un mondo di giganti.
PS1 – Albivio
Siamo in cima alla prima discesa, il cartello davanti a noi indica: PS1 – Albivio… comincia il divertimento!
Danilo, da buon maestro e cicerone, ci spiega nel dettaglio cosa ci aspetta; un trail definito “flow” rispetto agli altri, dove troveremo, come del resto degli altri trail, fondo compatto con qualche ripido e roccia fissa. Il trail inizia con un breve rilancio, tanto per far salire l’adrenalina e poi scende con ripidi alternati a tratti guidati tra i faggi. Mai banale, richiede comunque molta attenzione perché l’ostalo è sempre dietro l’angolo! Dopo un po’ ce ne accorgiamo, quando il sentiero si apre e ci ritroviamo con un piccolo rock garden che mette alla prova i partecipanti… Io mi fermo a scattare qualche foto ed ad un certo punto spunta un ragazzo che non è del nostro gruppo, viene addirittura da Sestri Levante!
Passato il Rock Garden si ritorna a danzare, con una serie infinita di curve strette su fondo sempre compatto e tratti anche abbastanza ripidi… una goduria!!!
PS2 – Granpicchio 2.0
Il tempo di togliere le protezioni e si riparte in direzione PS2 – Gran picchio 2.0…
La salita è lungo la tagliafuoco percorsa ad inizio giro e in un batter d’occhio siamo di nuovo sul piazzale della Faggeta. Questo trail si trova sul versante opposto di PS1 e parte direttamente dal parcheggio…
Qui Danilo vuole di nuovo darci qualche indicazioni perché rispetto al precedente trail, il fondo non è altrettanto compatto e molti sono i tratti ripidi su roccia che richiedono particolare attenzione.
Il trail è l’ultimo nato in Faggeta ed i trail builder hanno fatto un lavoro incredibile!!!
Di quelli provati finora è sicuramente quello che presenta maggiori difficoltà tecniche. Ma questo non spaventa i partecipanti che sono ancor più determinati ad andare infondo.
Le indicazioni di Danilo erano fondate, il trail è pieno di contropendenze e ripidi su roccia, molti i jolly giocati, ma la soddisfazione nel riuscire a chiudere alcuni di questi passaggi è molta!
PS3 – Tre Archi
Dalla fine della PS2 all’inizio della PS3 solo poche centinaia di metri e senza togliere protezioni ci si incammina subito in direzione di “Tre Archi”…
Questo trail è un Mix dei due fatti in precedenza, con tratti flow ed altri su roccia, un ottimo finale!
Io sono innamorato del Tre Archi, proprio per il mix di difficoltà tecniche… anche se la Granpicchio 2.0 credo che prenderà presto il suo posto nel mio cuore 😀
Conclusione del giro
Siamo purtroppo alla fine dell’ultima discesa i programma… dico purtroppo perchè ci siamo divertiti talmente tanto che di discese ne avremmo fatte anche altre!!!
Sotto gli archi troviamo tantissimi bikers, chi in attesa del furgone per risalire in cima e chi è lì dopo aver percorso il giro che chiacchiera con qualche amico. Noi non ci soffermiamo a lungo, il tempo di salutare qualche amico, tra cui alcuni Stonati, e si parte per l’ultimo trasferimento in salita per tornare a Papacqua per uno spuntino a base di ottima pizza preparata al momento dal Bar ed un gadget omaggio da parte di BiciDaMontagna.com
Una giornata di riding bella ed avvincente, l’iniziativa di AET di far provare anche ai non agonisti l’emozione di percorrere una PS enduro si è senza dubbio rivelata un’ottima idea.
Si ringrazia Salvatore Abela e AET per averci dato il privilegio di gestire l’evento, Danilo Bernardini per averci fatto da cicerone, Massimiliano Cenci e ASD Faggeta Gravity Park per l’eccezionale lavoro svolto sui trail, il bar del Parco delle Paperelle per l’ottimo ristoro ed i nuovi e vecchi amici che hanno aderito all’evento!