Calvana: Sentiero della Pace, Retaia, Chiesino, Dentista

Dopo il giro dell’anno scorso che ci aveva così entusiasmati e fatto divertire, viste le molteplici possibilità di giri che questa piccola collina sa offrire, siamo tornati in Calvana per esplorare ulteriori sentieri, con un giro altrettanto appagante e vario che ha come fattore predominante la percorribilità su sentiero, sia in salita che in discesa.

Ne è venuto fuori un giro forse anche più tecnico del precedente, date le salite effettuate tutte su sentiero tecnico e quindi adatto in modo particolare ai possessori di bici a pedalata assistita.

Da Travalle la classica salita per la Calvana, oramai per noi è il sentiero della Pace che dopo la parte iniziale, sempre tecnica e caratterizzata da gradoni

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salita tecnica

con grande stupore ci sorprende nella seconda parte che sale verso le antenne. In questa occasione abbiamo trovato molto più addolcito questo sentiero, solitamente molto ostico, tant’è che la pedalabilità si rivela quasi assoluta.

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rampe dure ma pedalabili

Unico inconveniente il terreno molto umido a causa dell’umidità della notte, che ha reso le rocce scivolose quasi come se avessero il sapone e che ci ha costretto a volte ad affrontare dei tratti rocciosi a piedi.

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rocce scivolose

Giunti al Crocicchio le cose cambiano e grazie alla giornata bellissima ci viene quasi voglia di fermarci per sdraiarsi a godere di questo bel sole, purtroppo però i posti al sole sono già tutti esauriti ahahah.

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Oggi salire alla croce del Monte Cantagrilli è veramente un piacere, con la visuale a 360° che si può ammirare durante l’ascesa.

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Appennino al gran completo dietro a Stefano

Un ultimo tratto ripidissimo

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e croce Cantagrilli conquistata.

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Segue ora la lunghissima cavalcata fino all’altra croce della Retaia

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e da qui si aprono le danze con la prima bellissima discesa di giornata, la retaia appunto, un entusiasmante mix di roccia e gradoni con alcuni passaggi degni di nota, ma nel complesso tutti fattibili.

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discesa su roccia fissa e gradoni

Arrivati a Pozza continuiamo a scendere fino a Poggio Camerella sempre su sentiero, stavolta un pò chiuso ma sempre con la roccia fissa predominante.

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Ed eccoci alla sorpresa di giornata, la discesa dal Cai 26 o Chiesino, bellissima e lunghissima: chi ama il flow e le discese scorrevoli è meglio che prenda altre strade, qui è la roccia a dettare legge.

E non lasciatevi ingannare dal fatto che fino alla chiesa di Chiesino di Cavagliano si scende su larga e dritta carrareccia

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perchè il bello (o il brutto) arriva da qui in poi, con una serie infinita di gradoni e tornanti mai banali ma neanche estremi, sempre e solo su roccia fissa e sassi, insomma una giostra per chi ama il genere.

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gradoni a go go

Più si scende, più l’adrenalina aumenta, l’unica cosa su cui bisogna fare attenzione sono le rocce divenute scivolosissime a causa dell’umidità della sera.

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I tratti in cui rilassarsi sono davvero ridotti al lumicino

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uno dei pochi tratti in piano in cui recuperare le enerige

per il resto il sentiero non molla mai fino in fondo.

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La discesa termina a Filettole e visto che si è fatto sera inizialmente decidiamo di abortire il giro e tornare a Travalle, tramite il percorso pedecollinare.

Poi però la voglia di esplorazione prende il sopravvento e guadato il Borro della Rimpolla veniamo attratti da un single track coi segni blu che sale sempre più ripido su per la Valluccia. Il prezzo da pagare della nostra curiosità sarà altissimo, con un tratto ripidisissimo al limite del cappottamento, da fare bici in spalla fino al ricongiungimento del sentiero Cai che sale dalla Rimpolla, che consigliamo di fare per intero onde evitare questo tratto durissimo.

Oramai siamo in ballo e balliamo e quindi decidiamo di continuare a salire ed ecco la ricompensa dopo la sofferenza, la nostra audacia è stata premiata con uno strepitoso single track tecnico che ci farà arrivare a Poggio Castiglione, pedalando su sentiero con roccia fissa e passaggi tecnici bellissimi da fare in salita.

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spettacolare single track

Con una buona tecnica la salita si pedala al 90% e il divertimento è assicurato, il tutto in un contesto davvero spettacolare.

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Sbucati all’aperto la vista della croce di Castiglione quasi ci dispiace, perchè ci fa capire che la salita è terminata così come il divertimento

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ma tantè si è fatto quasi buio e cominciamo ad avere qualche perplessità di poter scendere dal dentista, dato che la discesa non è banale.

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Non abbiamo altra scelta, l’unica possibile via è quella, così in fretta e furia indossiamo le protezioni e via di corsa ci buttiamo giù a capofitto.

Fortunatamente la prima parte scende a campo libero e grazie al barlume di luce del tramonto si riesce ancora a vedere il sentiero, anche perchè dalle parti ci sono dei bei scatrafossi.

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sentiero esposto

Poi il sentiero scende giù ripido anche se senza grosse difficoltà tecniche

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ed ecco ciò che temevamo, entrati nel bosco il buio prende il sopravvento e sarebbe un rischio troppo grosso scendere su sentiero tecnico in queste condizioni.

Così mestamente, ma con giudizio, decidiamo di terminare la discesa scendendo dalla Cementizia che altro non è che un sentiero con facili tornanti che scende dolcemente fino all’asfalto sottostante che ci riporterà a buio pesto alle auto a Travalle.

Traccia GPS Calvana

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Calvana 2020
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