domenica, Maggio 5, 2024
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Uno tra gli itinerari All-Mountain più emblematici dei Lucretili, per godere di tutta la bellezza della natura e dei paesaggi e provare una esperienza di guida in fuoristrada di elevato livello tecnico e grandissima soddisfazione. 

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Alla partenza dal piazzale del cimitero di Marcellina si raduna un bel gruppetto, il mitico Giuseppe (Pippixe), insieme a Gianni, Dany, Emanuele e l’ormai inseparabile Marco. Alessandro e Stefano sono in ritardo, e ci raggiungeranno più tardi nei boschi in quota.

Usciamo dal paese pedalando su asfalto, poi svoltiamo a sinistra imboccando le interminabili rampe per Prato Favale. Oltre sei chilometri di dura salita, ma la dolce frescura primaverile, la pendenza costante ed il fondo scorrevole favoriscono l’ascesa, ed in circa un’ora di catena in trazione guadagniamo i pascoli in quota. Il nastro d’asfalto si interrompe di netto, proseguiamo pedalando su un sentiero che si addentra nella vegetazione, poi alcuni passaggi su roccia e si procede a spinta fino all’ingresso nel bosco. 

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Eccoci, siamo nella magica gola, sull’antica mulattiera realizzata a scalpello dai pastori di Marcellina per condurre le greggi ai pascoli estivi, probabilmente lavorando su una traccia ancora più antica, di epoca romana, come testimoniano i resti delle opere idrauliche ancora visibili lungo il tragitto. Ma per chi la percorre in bici l’attualità è più importante della storia, e la Scarpellata è in grado di regalare una esperienza di guida al top, in un ambiente naturale di bellezza infinita, una vera goduria dall’inizio alla fine.

L’attacco è un po’ ostico, uno stretto sentiero esposto su un lato, con fondo di roccia smossa e frastagliata, si fa un po’ di fatica a salire sui pedali tenendo la rotta. Qualche centinaio di metri, poi si curva su un gomito con roccia a gradoni, e la musica cambia… il trail diviene molto più flow, una strepitosa successione di curve in appoggio sagomate naturalmente procede serpeggiando tra magnifiche alberature. Qualche strettoia e diversi gradoni di roccia ogni tanto spezzano il ritmo degli opposti tornanti.

Pippixe apre le danze, il fondo in terriccio vegetale leggermente umido, misto a ghiaia fine, offre un grip eccellente, procediamo spediti, l’adrenalina si fiuta nell’aria.

Ogni tanto una breve sosta per ricompattare il gruppo, dagli ampi sorrisi che stirano la faccia di tutti si direbbe che l’apprezzamento è unanime.

Allora vi piace ? Domando. 

Solo Emanuele si avventura in un giudizio articolato… a me no, i sassi in mezzo al sentiero me fanno strani’ !!! 

Bene ! Non esagero dicendo che ha rischiato il linciaggio.   😉 

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