Un giro abbastanza lungo e impegnativo nel cuore dei Lucretili, con estenuanti salite su carrarecce dal fondo smosso e sassoso, ma senza particolari difficoltà tecniche. Conduce all’esplorazione di bellissimi ambienti naturali, effettuando una sosta presso i lagustelli di Percile e costeggiando l’Aniene su un trail molto suggestivo, ma tocca anche numerosi centri storici minori, fuori dagli itinerari turistici più conosciuti.
La traccia del percorso
Partenza da Vicovaro, si procede su asfalto in leggera salita fino a Licenza, poi la salita diventa più impegnativa giungendo a Percile e superato il paese si imbocca una carrareccia che conduce ai lagustelli. La strada in salita resa sempre più impegnativa dal fondo smosso, conduce in prossimità dei laghetti, e se si vuole giungere a destinazione percorrendo un divertente trail in discesa, conviene non imboccare la prima svolta a destra, ma continuare dritto, svoltando sul sentiero che passa dalle rovine Morella (Città del Lago), dove è possibile vedere le tracce dell’antico insediamento situato a monte dei laghetti.
Si giunge al laghetto maggiore su uno stretto sentiero in discesa e d’incanto si viene immersi in un ambiente che evoca un paesaggio alpino. Dopo la dura salita una pausa contemplativa risulta assai gradita, l’ambiente è adatto a nutrire lo spirito ed anche il corpo con uno spuntino ed una bella bevuta, ma essendo una tappa per diversi itinerari escursionistici, è anche l’occasione per incontrare gente interessante e scambiare esperienze ed idee su nuovi itinerari.
Immagini dei luoghi
Si riparte in salita, su uno stradone sempre più sconnesso, poi, giunti al limite della Tenuta Lago, superato un cancello di filo spinato, comincia la discesa fino a Cineto Romano. E’ il passaggio più divertente del giro, anche se non particolarmente impegnativo, una lunga discesa su uno stradone in po’ sconnesso che scende verso la valle, regalando qualche scorcio panoramico niente male. Giunti a Cineto si prosegue in discesa sulla Provinciale fino ai piloni dell’Autostrada, poi si imbocca di nuovo uno stradone in salita, sempre più sconnesso, sempre più ripido, sempre più difficile da pedalare. Cinque chilometri di salita durissima fino ad Anticoli Corrado, poi altri cinque fino a Saracinesco, una bella prova di resistenza, soprattutto se fatta col sole a picco.
Giungendo a Saracinesco, le occasioni per misurare l’angolazione solare non mancano. Nelle vie del centro sono situati in bella mostra diversi strumenti di misurazione del tempo, meridiane ed orologi solari di ogni tipo, fino alla “sfera di Matelica”, riproduzione di uno strumento romano del II sec. d.C., in grado di indicare l’ora durante l’intero arco dell’anno con una precisione di dieci minuti, nonché giorno, mese, stagione e segno zodiacale.
Finalmente inizia la discesa fino a Sambuci, niente di particolarmente complicato, stradoni e qualche sterrata, poi superato il paese, inizia un altro tratto molto suggestivo, un bellissimo single track che costeggia l’Aniene rimanendo in quota, attraversando un bellissimo ambiente ripariale, rigoglioso e verdeggiante.