Un giretto inconsueto attorno a Monteflavio, l’ideale per esercitarsi nella guida su trail smossi e sassosi, in un contesto naturalistico brullo ed arido che tuttavia non manca di sorprendere per la sua tenacia in ambiente ostile e le magnifiche fioriture.
La traccia parte dallo stadio a ridosso del paese e si sviluppa su un percorso di circa dieci chilometri ma chi volesse cimentarsi con qualcosa di più impegnativo, può partire da Stazzano, percorrendo la nota carrareccia che conduce a Monteflavio, aggiungendo 20 chilometri tra salita e discesa, per un dislivello complessivo di quasi mille metri.
La traccia del percorso
Si inizia su asfalto, attraversando il paese, poi si procede su carrareccia fino alla pineta e, superata la sbarra, si prosegue sulle Serre Ricci verso il Pellecchia. Giunti ai piedi del colle della Caparnassa vale la pena fare una sosta per ammirare il paesaggio, la valle del Tevere, il monte Gennaro con la Torretta, il monte Pellecchia, poi si imbocca un sentiero a destra, il sentiero 312 nella carta del Parco, la cui individuazione è facilitata da un cono di pietre posto a lato della carrareccia.
Una bella discesetta, abbastanza grezza, fondo smosso e sassoso, in pieno stile lucretile, che tagliando il fianco del colle conduce nuovamente al punto di partenza, ma non è tutto. Affrontando un’altra breve salita, il sentiero 313 nella carta del Parco, ci si può cimentare con qualche altro scapicollo, giungendo nuovamente al parcheggio più soddisfatti di prima.