Una giornata da ricordare per i quasi 70 bikers che ci hanno fatto compagnia in uno degli itinerari più affascinanti nel Parco dei Monti Simbruini, reso ancor più accattivante dal finale eno-gastronomico alla Sagra della Salsiccia di Camerata Nuova, con degustazione di piatti tipici locali e buon vino.
L’itinerario
L’itinerario è un classico nel Parco dei Monti Simbruini, già percorso nelle precedenti edizioni e raccoglie tutti gli elementi tipici di un giro di montagna, con salite costanti su carrareccia e tratti su single track. La discesa è anch’essa varia con un tratto iniziale esposto su fondo breccioso, poi alcuni passaggi tecnici portano ad un lungo tratto flow, concludendo con una carrareccia che segue la linea di Fosso Fioio. Dopo un primo tratto in falsopiano il percorso diventa più insidioso, con numerosi attraversamenti del torrente in secca che richiedendo tecnica ed equilibrio.
Lo svolgimento
Il punto di partenza è Camerata Nuova, un bellissimo paese ai margini dei Simbruini, nato dopo il rovinoso incendio di Camerata Vecchia (1859), al tempo Camorata, di cui restano le suggestive rovine (visita delle rovine). Il paese conta appena 460 residenti, ma ogni fine settimana si popola dei frequentatori del Parco, i cosiddetti “forestieri“, importante fonte di sostentamento per le poche attività rimaste.
L’ampio parcheggio del campo sportivo costituisce un comodo punto di partenza ed è anche molto piacevole fare colazione al Bar del Moro, dove si possono scambiare due chiacchiere con Vincenzo, grande conoscitore di Camerata e dei Simbruini, ammirando le numerose locandine dei film girati da queste parti, in particolare a Camposecco (tra i più famosi Lo chiamavano Trinità e Django).
A seguire un simpatico video che racconta la storia del paese
La mattina del giro la piazza del paese era affollata sia dai circa 70 bikers, sia dai molti paesani indaffarati con la preparazione della Sagra della Salsiccia.
Il gruppo misto, tra xcisti, cicloturisti, enduristi, nonché e-bikers, fremeva per partire e nonostante il numero elevato di persone riusciamo a partire puntuali.
La prima parte di salita è molto dura, sebbene la temperatura mite ed il fondo scorrevole facilitano l’ascesa, ma a creare la magia vera e propria sono i magnifici colori del foliage autunnale, che alle prime luci del mattino sono ancora più sfavillanti.
I chilometri scorrono in fretta sotto le ruote, grazie alle poche soste e nel mio caso grazie anche alla e-bike prestatami da Piergiorgio Tozzi, nostra conoscenza e riferimento per le risalite meccanizzate. Arrivati rapidamente a Camposecco come ogni volta rimaniamo di stucco di fronte ad un panorama unico, apprezzata quinta cinematografica per film come “Lo chiamavano Trinità“
Qui si fa una piccola sosta per ricompattare il gruppo, cogliendo l’occasione per le foto di rito, poi ripartiamo per la parte più divertente ed affascinante del giro, il single track che da Camposecco porta ai Tre Confini attraversando un bosco di rara bellezza.
Questo passaggio è la parte più entusiasmante; ci si immerge in un sottobosco pieno di colori, giochi di luce e foliage che lasciano a bocca aperta.
Non mancano però tratti di salita impegnativi, anche tecnicamente, seppur brevi, che spezzano un po’ il ritmo.
Il tempo passa in fretta e ci si ritrova presto in località Tre Confini, dove il gruppo si riunisce nuovamente per una breve sosta, ma la strada da fare è ancora lunga e si riparte in fretta e con ordine, e questo scatto di Carlo Sartini ne immortala il momento… ma quanti eravamo ?!
Da ora in poi la salita si fa più dolce e con passo ritmico attraversiamo Valle Maiura
la distesa di Campo Minio
e dopo un bellissimo passaggio in un tunnel di colori
arriviamo alle Vedute del Monte Autore, uno dei punti più panoramici dei monti Simbruini
Da qui inizia, dopo un piccolo passaggio a mezza costa, la discesa che ci porta fino a Fosso Fioio.
La linea è molto scorrevole, ma non mancano tratti tecnici per gli amanti del genere hard, come non mancano i punti panoramici…
Ma da questo punto in poi si procede senza soste, tranne quelle forzate per foratura 🙂 , percorrendo la lunga carrareccia di Fosso Fioio che però non deve essere sottovalutata…
La discesa inizia con pendenza minima, ma spingendo sui pedali si ha quel moltiplicatore di potenza che dà soddisfazione, ancora di più quando dopo i primi chilometri la pendenza aumenta e si comincia a viaggiare. Il percorso segue la linea del fosso, con lunghi tratti scorrevoli e veloci intervallati da frequenti passaggi di sponda, con la carrareccia che di colpo scompare costringendo a trovare il passaggio tra rocce e massi di notevole dimensione.
Non mancano poi lunghi tratti dove non esiste un vero e proprio sedime carrabile. Per attraversare imponenti banchi di roccia si segue la linea del torrente in secca, pedalando (chi ce la fa) su ciotolame di grossa pezzatura tempestato di rocce e massi imponenti.
Un occhiata al video rende l’idea del percorso in discesa meglio di tante parole
La Sagra della Salsiccia
Quest’anno ha collaborato all’organizzazione anche Federico di BiciDaMontagna.com Guidonia e la concomitanza con la Sagra della Salsiccia a Camerata Nuova ha offerto anche una valida opzione per il pranzo.
Il cibo semplice ma genuino, croccanti e gustose salsicce cotte alla brace provenienti da produzioni locali, pasta all’uovo sfregata a mano, nome locale frascareji, e patate fritte al momento, il tutto annaffiato da un ottimo rosso della casa !
E a giudicare dall’espressione del bel gruppo giunto da Ladispoli
di quello di Vallerotonda
e degli amici di Tivoli
non è mancata l’allegria anche con la bici appoggiata al muro 😀