giovedì, Dicembre 12, 2024
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Sentiero dei Passi Scomodi (dei Pastori)

Salita lungo Valle Amara e discesa sul sentiero dei Pastori, detto anche dei Passi Scomodi… nomi che non promettono bene e le aspettative non sono state deluse. Una lunga salita con rampe importanti, dal fondo molto viscido, ed una discesa dalle caratteristiche tipiche di un sentiero naturale, con rocce, rami e passaggi tecnici, ma il paesaggio che questo itinerario ci ha regalato ha ripagato tutti gli sforzi.

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Specifiche

TipologiaAll Mountain
Difficoltà fisicaMedio/Alta
Difficoltà tecnicaMedia/Alta
ProtezioniConsigliate
Fonti d’acquaPresenti a Corvaro, assenti sul percorso.
Lunghezza22,5 Km
Ascesa totale1130 mt
Durata5 ore 

Descrizione

Guidati da Carmine del gruppo MTB Grezzi Guadagnolo ed in compagnia di altri vecchi amici, abbiamo percorso questo itinerario ai piedi del monte Morrone, del gruppo del monte Velino, nella riserva naturale Montagne della Duchessa, dalle caratteristiche tipiche di un giro AllMountain con una sola salita con tratti pedalabili ed altri da fare con bici a spinta/portage e concluso con una discesa su sentiero 100% naturale, chiamata sentiero dei Pastori o sentiero dei Passi Scomodi (CAI 2D ).  

La salita per la Valle Amara

Appuntamento nei pressi del parcheggio dell’hotel La Duchessa, all’arrivo il termometro segna 4° ed il nome della salita in programma, Valle Amara, non promette nulla di buono… Ma il cielo sereno ed il clima mite alla fine renderanno la sofferenza più lieve, regalandoci una salita senza troppo sudare. 

Nell’attesa dell’arrivo del gruppo io e Stefano ci rifugiamo nel bar li vicino, un caffè ed un cornetto ci riscaldano un po’ ma all’arrivo degli altri dobbiamo uscire a preparare le bici, coraggio!!!

Si parte in falsopiano su una bella ciclabile che corre accanto alla strada per Corvaro, al riparo dalle auto che sfrecciano veloci. Questo rettilineo è l’ideale per scaldare le gambe, soprattutto con questa temperatura, ed in un baleno ci troviamo in paese, dove ci fermiamo per la colazione dei ritardatari.

Entrati in paese svoltiamo subito a destra in direzione del cimitero, e superato il sottopassaggio della A24 inizia il sentiero 2G, Valle Amara.

Il fondo di rocce e sassi è abbastanza compatto, ma le forti pendenze e le rocce bagnate lo rendono non sempre pedalabile, costringendoci per qualche tratto a procedere a spinta.

Segnata dal torrente Corvaro, asciutto per gran parte dell’anno, questa valle separa il complesso delle Montagne della Duchessa dal gruppo del Monte San Rocco-Monte Cava-Monte Rotondoa maggior parte dell’anno. Lungo la strada la graziosa Cappella della Madonnella, tappa obbligata per molti fedeli.

Poco più su imponenti pareti di roccia, tra cui non passa inosservata la pietra incacchiata, ma sono tante le rupi alla cui base si intravedono ancora i resti degli antichi ripari realizzati dai pastori per rifugiarsi nei loro percorsi di transumanza.

Da qui inizia una successione di rampe con fondo sempre più dissestato, interrotto per brevi tratti da comode carrarecce che permettono di riprendere fiato. Superata la zona d’ombra della valle il sole comincia a filtrare tra i rami, e ci ritroviamo come in una favola, immersi in un bosco incantato. La strada scorre in fretta sotto le ruote (e le scarpe 😀  ), giungendo con poco sforzo ai piedi del rifugio Fonte la Vena, dove ci aspetta una gradita sorpresa…

In quel momento la struttura è occupata da una giovane coppia che gestisce un’attività specializzata nella vendita di prodotti abruzzesi, ma che organizza anche escursioni in montagna. Sono presenti anche dei guardiaparco, molto attivi sul territorio della riserva, e tra una chiacchiera e l’altra ci preparano un caffè, il che non dispiace visto che adesso ci aspetta un tratto bici in spalla!!!

Siamo al passaggio più impegnativo, l’ascesa fino alla vetta sul sentiero 2E, in soli 400 metri guadagnamo oltre 200 metri di dislivello, portandoci da quota 1700 a 1900 m slm.

Dalla vetta del monte Orsello la vista è spettacolare, ma il bello deve ancora venire. Ci prepariamo per la discesa che è ormai a due passi, un sorso d’acqua, un morso veloce alla barretta, e partiamo per un breve passaggio in leggera salita…

Qualche colpo di pedale ci porta in testa al sentiero dei Passi Scomodi, e da qui la vista diventa immensa, sotto di noi la valle con al centro Corvaro e Borgorose, ma lo sguardo spazia fino ai monti Lucretili, abbracciando persino il Navegna e il Cervia… Stupendo!!!

Un attimo di contemplazione e si parte per la discesa…

La discesa dei Pastori (Passi Scomodi)

Quando si parla di giri All Mountain, non ci si può aspettare di fare discese pettinate, senza un sasso o un ramo di mezzo, rampe, curve battute e sagomate… no, in un giro AM vero, la discesa è un sentiero naturale, formato spesso dal passaggio di bestiame o una vecchia mulattiera usata dai pastori (come nel nostro caso). Questo significa che quando si percorre una discesa del genere, bisogna aspettarsi di tutto… dall’albero caduto a tratti da fare a spinta anche in discesa, dal fondo compatto su roccia a una pietraia o un letto di rami e foglie… In questo tipo di sentieri bisogna essere sempre attenti e vigili ed usare quelle capacità adattive che solo percorrendo questo tipo di sentieri si acquisisce (ne abbiamo parlato anche in questo articolo) .

La discesa dei Pastori è un tipico percorso AM, si passa dal freeride, affrontando praterie senza precisi riferimenti a terra, al Trai Riding, percorrendo stretti single track tra alberi e rocce. Non mancano passaggi da fare a piedi, per superare alberi caduti (a causa di un recente incendio che ha interessato la zona) e passaggi molto tecnici, come un bel rock-garden, con successivo passaggio sempre su gradoni di roccia consecutivi, dove solo i più abili riescono a passare indenni.

La discesa è davvero molto lunga, circa 6 Km e dovendo essere sempre pronti e reattivi per valutare di passo in passo il prossimo ostacolo, è necessario fare ogni tanto una breve sosta, anche per ricompattare il gruppo.

Arrivati sulla tagliafuoco si procede velocemente in discesa, ma bisogna fare attenzione perché sulla sinistra degli omini di pietra indicano un ulteriore single track, anche questo molto guidato e con diversi rilanci da fare.

Siamo di nuovo sulla strada asfaltata percorsa in salita, si scende quindi fino a Corvaro, poi percorrendo a ritroso la ciclabile siamo di nuovo alle auto.

Un giro molto impegnativo, che richiede ottime doti sia tecniche che fisiche ed anche un buon orientamento, per i diversi tratti da fare a vista (si consiglia di seguire la traccia attentamente) ma che regala panorami mozzafiato ed una discesa molto divertente per gli amanti dell’AM.

Un ringraziamento a tutti i partecipanti
Carmine Rosone
Andrea Sach
Stefano Lunadei
Gabriele Imperiali
Enrico Campanelli & Marco Ficorella (BiciNatura)

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