Percorso organizzato i primi di Ottobre, siamo in quattro, ma ci sono tutti i presupposti perché il giro vada a buon fine. Ognuno ha la sua mansione, Vincenzo, il dottore, per eventuali escoriazioni, Massimo, il fotografo, per immortalare i momenti più belli, Cristiano, il Mcgyver di ogni situazione, ed io che darò da fare a tutti e tre !
Partiamo alle 6.30, destinazione Rocca di Mezzo, nel Parco Naturale del Velino-Sirente.
Arriviamo alle 8.30 e la temperatura si attesta intorno agli zero gradi, anche se è una bellissima giornata. Ci copriamo bene e partiamo percorrendo la ciclabile pianeggiante verso Rocca Di Cambio, sulla nostra destra si scorge il Gran Sasso.
Finita la ciclabile si percorre l’asfalto per 1,5 km che porta fino alla temutissima salita di Forca Miccia, pochi ciclisti sono riusciti a farla senza mettere il piede a terra, noi la sfidiamo, il primo km è fattibile ma cominciamo ad avere caldo, ci fermiamo per spogliarci, si continua, ma è veramente dura, il Garmin non riesce nemmeno misurare la pendenza, per quanto si andava piano, credo fosse del 25%, con la strada brecciata che ti toglie veramente i sentimenti.
Alla fine scendo ha vinto la gravità, con l’amaro in bocca… un po’ di spingismo e qualche pedalata si arriva allo scollinamento, siamo proprio sopra Campo Felice (dove il 24/01/2017 è caduto l’elicottero dei soccorritori).
Si ammira il panorama, poi si scende per la grande carrareccia che porta ai campi. Traversiamo la strada e prendiamo altra brecciata, qui bisogna tenere il Garmin sotto controllo in quanto la si deve lasciare per andare su prati e boschi con sentieri a malapena visibili.
Finita ci si raccorda ad un’altra carrareccia che porta fino al Rifiugio Sebastiani, il paesaggio intorno a noi è un vero spettacolo, montagna vera!
Comincia altra salita bella dura, e questa volta si riesce a farla in sella, anche se si sente il cuore che batte in gola, le coronarie scoppiare e l’ossigeno pare non basti mai. Si va avanti, da lontano si scorgono altre salite che scoraggiano, si nota la pendenza, sperando che non siano quelle da affrontare, si continua, ma ahimé speranza vana, si devono fare… ma in compenso si vede la sella, e questo ci dà le ultimissime forze per arrivare su a quota 2100 !
Arrivati al Rifugio lo troviamo aperto, un panino ed un caffé è d’obbligo. Incontriamo anche dei compaesani escursionisti ad ammirare il panorama, si rimane veramente affascinati. Poi ci prepariamo ad affrontare una bella discesa tecnica di 3 km, tipica del nostro Appennino Centrale, che porta ai Piani di Pezza.
Il primo km è stato abbastanza ostico, breccia smossa, rocce e scalini non mancano, da mettere a dura prova le doti di ogni biker, poi diventa più scorrevole e pulita, fino ai Piani di Pezza.
Da qui procediamo sino a risalire monte Magnola e arrivati proprio sotto gli impianti ci immettiamo in un boschetto con un single track molto simpatico che ci riconduce alla ciclabile per Rocca di Mezzo !
In conclusione è stato veramente un bellissimo giro, che ripaga ampiamente gli sforzi, assolutamente da mettere nel calendario delle uscite!
Galleria fotografica
NB. Lungo tutto il percorso, da Rocca di Mezzo al Rifugio Sebastiani (se aperto), non vi sono fonti idriche, meglio portare due borracce.