venerdì, Maggio 3, 2024

Faggeta Vetusta del Monte Cimino, da qualche anno eletta dall’Unesco “Patrimonio dell’Umanità” e pertanto limitata nel suo utilizzo “enduristico” in prossimità della sua cima, rimane sempre e comunque un’ambientazione unica nel suo genere per percorrerla con le nostre bici.

Il racconto del giro di oggi:

Eravamo soliti partire da Pallone (frazione di Vitorchiano – VT) ma, da poco, i trail che ci riportavano al parcheggio di partenza (“Granpicchio” e “3 Archi”) sono stati interessati da un intenso taglio boschivo e non sono attualmente percorribili, pertanto, abbiamo dirottato il luogo di partenza sul versante opposto ovvero Canepina (VT), Patria della Local Legend Pietro Chinucci. Prendendo, come spunto, un giro che lui fa solitamente all’ora di pranzo, abbiamo provato a percorrerlo cercando di aggiungerci qualcosa.

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Da un comodissimo parcheggio gratuito, dove però nelle vicinanze non sono presenti bar o punti ristoro (quindi pensate per tempo per la colazione), si parte per una comoda salita d’alfalto fino ad imboccare la risalita sterrata “ristorante cimina” anch’essa altrettanto facile. L’affare si complica continuando la salita con “Tribolo” (1km) che raggiunge punti al 22% davvero impegnativo. Di riffa o di raffa si raggiunge la partenza del primo trail “Zeus” ma noi continuiamo e subito dopo c’è la partenza di “Albivio”.

Albivio

Albivio” parte dopo qualche curva con un bel tratto di rocce abbastanza impegnative. Con un po’ di abilità si riescono ad evitare, oppure ci si può passare sopra senza troppi problemi. Sono quasi piatte quindi si perde velocità e bisogna avere un po’ di controllo, tutto qui. Per il resto il trail prosegue abbastanza fluido con belle sponde, qualche roccetta facile e qualche saltino fino all’asfalto. Si può decidere di prendere a destra la strada e rifare “tribolo” per tornare su, oppure a sinistra si può andare a fare il trail “Cionna”. Noi abbiamo fatto quest’ultimo. Quindi asfalto poi a sinistra una sterrata e poi a sinistra di nuovo per “risalita builder” (1km), da poco inventata dai local per evitare il tratto vietato dalle restrizioni dell’Unesco.

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Cionna

Cionna” è il trail che più di tutti ci fa godere della bellezza della Faggeta Vetusta, un posto semplicemente incantevole, da favola. Tornando alla parte ludica, definirei “Cionna” un trail comunque non difficile se si evitano tutti i salti e drop (come faccio io) che si incontrano percorrendolo (uno tra tutti una mega rampa alta 3 metri che è davvero per pochi), quindi rimane un trail divertente e godibile da percorrere, in fin dei conti.

Finito questo trail siamo risaliti nuovamente da “risalita builder” e ci siamo riportati all’imbocco del trail “Zeus”.

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Zeus

Risistemato da poco, “Zeus” è un trail davvero adrenalinico al pari di “Albivio”. Da evidenziare una bella roccia da salire e da usare come sponda per continuare il trail (la si vede all’improvviso e potrebbe cogliere impreparati), un “drop road gap” non particolarmente alto e successivamente qualche roccetta da copiare, tante curve con sponde e ci si ritrova all’asfalto.

A destra e subito a sinistra, percorrendo un tratto di prato, ci troviamo di fronte alla partenza di “Sveltina”, un trail che non avevamo mai visto e che, pertanto, abbiamo percorso con un po’ di timore reverenziale, visto che è definita la palestra della Local Legend Pietro Chinucci.

Sveltina

In sintesi, “Sveltina” rimane un bel trail impegnativo. Inizialmente facile con qualche saltino, ma non banale visto che è anche ripido, ci si imbatte dopo un po’ su una radice/tronco da saltare (1 metro). La parte successiva definita “hard” è molto ripida, stretta, esposta e con dei passaggi tecnici su roccia. Il mix di tutto questo insieme contemporaneamente rende “Sveltina” un trail che mi ha messo in difficoltà fino alla sua fine. Non lo valuto al di fuori delle mie possibilità, ma immagino che dovrò percorrerlo più volte prima di sbloccare tutti i passaggi. Comunque, nel dubbio, se lo volete provare e vi ritrovate qualche Jolly a portata di mano, portatelo con voi, potrebbe servire.

Finito il trail, dopo un breve strappo in salita su sterrato ci si trova praticamente quasi al parcheggio di partenza.

Il giro nostro si conclude con 20km e 1000 metri di dislivello in neanche 3 ore trascorse (con eMtb) quindi, come facilmente intuibile, in base al proprio allenamento e tempo a disposizione si può continuare risalendo nuovamente in cima oppure dirottare verso una birra al bar per i commenti e valutazioni finali di rito.

In conclusione la Faggeta Vetusta, anche con partenza da Canepina (VT), è una location polivalente sia per biker esperti che vogliono tirare salti grossi, percorrere tratti seriamente tecnici e spingere la manetta del gas oltre ogni limite, sia per quelli che invece ricercano l’adrenalina divertendosi in base alle proprie possibilità, in una location da favola, come già detto, che appaga l’occhio e la mente per una esperienza unica.

Nessuno resterà deluso.

Nel giro percorso non sono presenti fonti d’acqua.

Traccia GPS

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Video della Sveltina

Video Zeus

Video Cionna

Video Albivio

Galleria fotografica

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